Le ordinanze del Sindaco si caratterizzano per la loro temporaneità, anche perché è necessario che l'ordinanza indichi un preciso termine finale. Infatti, ritengo che sia illegittimo il ricorso da parte del Sindaco al potere di ordinanza contingibile ed urgente allorquando il provvedimento, in relazione alle sue finalità, rivesta il carattere della continuità e stabilità di effetti, eccedendo le finalità del momento, ed appaia destinato a regolare stabilmente una situazione o un assetto di interessi. Tuttavia, affermo che non è questa una regola generale da adottare e da seguire per ogni singolo caso. Infatti, l'ordinanza non deve necessariamente avere il carattere della provvisorietà, in quanto il suo connotato essenziale è l'adeguatezza della misura a far fronte alla situazione provocata dall'evento straordinario. È del tutto ovvio il fatto che, nell'adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti non esiste, in astratto, un parametro di valutazione fisso da seguire. Quindi, la soluzione va individuata caso per caso, in base alla natura dei rischi e dei pericoli da fronteggiare. La durata dell'ordinanza è determinata nient'altro che dalle c.d. “esigenze obiettive” della fattispecie concreta.